La Cogestione della sede di Asti

Cari lettori, pochi giorni prima delle vacanze pasquali, il 3 aprile, si è svolta la Cogestione, un evento tanto atteso dai ragazzi.
Questa giornata ha permesso agli allievi dell’Artom di Asti di scoprire e sbizzarrirsi in variegate e distinte attività. Tra le altre: ping-pong, calcetto, pallavolo, judo, camminata, teatro. Iniziative che ciascun alunno ha avuto modo di conoscere e provare, anche se per solo poche ore.
La giornata ha avuto inizio al mattino: dopo l’appello in classe, ciascun allievo era libero di praticare le iniziative a cui si era iscritto. Sono state ore intense di divertimento e di relazione. Insomma una cogestione svolta fuori dai banchi scolastici che, nonostante sia stata per molti aspetti un’occasione alternativa alla didattica tradizionale, si ricorderà anche per le criticità relative sia alla gestione sia alla bassa quota di partecipanti.
Tante iniziative e tanto divertimento, queste potrebbero essere le principali parole per descrivere la giornata.
Il 3 aprile non ha costituito soltanto un’occasione di svago e spensieratezza ma anche uno strumento per imparare o riscoprire passioni ormai perse in un modo nuovo, innovativo ed efficace.
Come ogni iniziativa, anche questa, ha mostrato l’altro aspetto della medaglia, la parte più prettamente organizzativa ma che ha giocato anch’essa un ruolo. Mi riferisco alle piccole, ma talvolta significative, criticità riscontrate, come il poco preavviso nel comunicare ai ragazzi le attività che si sarebbero dovute svolgere: alcuni hanno scoperto la sera prima di essere stati omessi da alcune di queste per mancanza di posti. Oppure la difficoltà da parte dei docenti nel gestire gli allievi che si accingevano a svolgere la rispettiva attività a causa di mancanza di elenchi nominativi precisi.
In conclusione possiamo dire che all’Artom di Asti gli allievi hanno avuto la fortuna di vivere un’esperienza diversa, caratterizzata sia da un buon spirito d’iniziativa che, per certi aspetti, da alcuni impedimenti.