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Il nostro istituto torna sotto i riflettori per l’inizio del nuovo anno scolastico. Un viaggio, intrapreso nella serata dello scorso 23 settembre, attraverso le emozioni sul palco del Teatro Alfieri. Un momento d’arte per studenti e insegnanti.
“Vogliamo offrire ai nostri ragazzi qualcosa in più: delle occasioni nel loro miglior viaggio, la vita” spiega il dirigente Franco Calcagno di fronte all’evidente uscita dagli schemi che la serata propone.
Il viaggio ha inizio in via Giuseppe Romita, davanti all’entrata, con una breve esibizione del rione San Silvestro. Questo poi accompagna i primi ospiti per corso Dante fino alle porte del teatro dove li attendono alcuni membri del rione San Secondo.
A condurre la serata sono i nostri docenti Chiara Cerrato e Diego Abbate. Dopo un breve saluto delle autorità, su il sipario con l’inno di Mameli cantato da Alberto Bazzano e Alessia Porani. Seguono i celebri brani “Non ti scordar di me” di Ernesto De Curtis e “The way we were” di Alan e Marylin Bergman. Alla tastiera li accompagna Lorenzo Morra.
“Saliamo dunque sul treno a passo di danza” continuano i presentatori per accogliere sul palco Federico Cotto, nostro docente di informatica, e Francesca Clerico, sua ballerina. I due si esibiscono sulle note dei seguenti brani: “Perfect”, “El tango de Roxanne” e “L’emozione non ha voce”.
È il turno dei protagonisti della serata “La compagnia delle emozioni” nata lo scorso anno scolastico tramite un progetto Pon. Questa è composta dai docenti Valentina Giovara, Giorgia Medola e Giuseppe Pampararo; gli attori: Federico Grosso, Alessandro Rainero, Alessandro Riggi, Alessia Ardovini, Davide Roggero, Lorenzo Casetta, Sara Maggiora e nella parte tecnica: Gianluca Merlini e Giuseppe Massocco.
“Non perdere la fermata”, in scena per la terza volta, ha un copione che parla di emozioni: “Hanno indagato, insieme alle docenti, le parti più scomode di sé – introducono i presentatori – quelle che sono difficili da gestire o che si preferisce ignorare o che nei momenti di tensione sfuggono al controllo”.
Ognuno dei ragazzi rappresenta una fermata di un viaggio attraverso se stessi, un viaggio anticonvenzionale con lo scopo di aiutare gli spettatori a riflettere su tutto quello che li rende speciali e diversi.
Conclude la serata ancora il duetto di ballerini con “La mazurka di periferia” e “Rosamunda”.
Ora microfono ai giovani che riflettono sull’esperienza vissuta.
Alessandro Riggi spiega: “Oltre l’aver imparato a conoscere meglio e a interagire con le persone, il laboratorio organizzato dalle prof.sse Giovara e Mendola, mi ha dato la possibilità di mostrare a queste stesse persone e ad altre aspetti puramente interiori e nascosti, di cui per la maggior parte addirittura sconosciuti a me. Conoscere sé stessi ed interpretare, liberare le emozioni personali ed altrui è una competenza che non solo aiuta ad acquisire sicurezza, ma anche a crescere”
“È partito tutto da un Pon, abbiamo lavorato tanto su ogni singola parte, ci siamo impegnati per raggiungere il meglio in ogni scena – raccontano Lorenzo Casetta, Gianluca Merlini e Alessandro Rainero – ma dopo tutto il lavoro, salivamo sul palco e si creavano una quantità immensa di emozioni uniche. Si è dimostrata un’esperienza bellissima e vogliamo ringraziare le professoresse per questa magnifica occasione”
La compagnia tiene anche a ringraziare gli studenti: Giacomo Sugamele, che non ha potuto essere presente, Arianna Forno che sta svolgendo il suo quarto anno in America, Filippo Rozzino per la voce esterna e Nicolò Tosarello, ex studente per la gestione degli audio.
















