Il diabete ed una giornata mondiale per prevenirlo.

Sempre più numerose sono le giornate mondiali associate ai più svariati temi; da quelli più leggeri a quelli più seri e importanti. Tra quelle dedicate ai problemi climatici e quelle relative alla salute si inseriscono anche giornate dedicate a gravi e particolari malattie come il diabete.
Il diabete è una patologia cronica molto problematica caratterizzata dalla presenza di alti livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterata quantità o funzione di un particolare ormone prodotto dal pancreas detto insulina.
Poiché spesso sottovalutata insieme ai gravi pericoli che tale malattia provoca sul lungo periodo, nel 1991 l’International Diabetes Federation e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno stabilito di dedicare a questa patologia una giornata mondiale di sensibilizzazione che ogni anno ricorre il 14 novembre.
Sebbene ancora molti considerino il diabete una patologia che condiziona la vita di poche persone in realtà è l’esatto opposto di quanto si pensi. Secondo i dati del 2017, infatti, a livello mondiale vi sono 425 milioni di persone che convivono con questa malattia e con le sue invalidanti conseguenze; mentre altri 212 milioni di persone, non sanno di esserne affette.
Questi dati non descrivono una situazione critica a livello globale ma anche riguardo al nostro paese i dati non sono incoraggianti: circa 3 milioni e mezzo di persone, in Italia, hanno il diabete e la stragrande maggioranza di esse ha il così detto diabete 2; un tipo di diabete le cui cause più frequenti sono ipertensione, obesità, inattività fisica e sedentarietà. Per tali motivi in questo momento storico e sociale, inoltre, la percentuale di persone che sono predisposte a contrarlo è salita esponenzialmete.
Questi importanti fattori di rischio, se affiancati alla diminuzione dello svolgimento di attività fisica e all’ipertensione, potrebbero quindi contribuire ad un incremento, nei prossimi anni, del numero di persone diabetiche. Il covid-19, infatti, ha portato non soltanto ad un aumento della sedentarietà ma anche, in molti casi, ad un eccessivo consumo di cibo spazzatura e quindi ad un aumento del numero delle persone obese.
L’istituzione di questa giornata mondiale vuole quindi farci riflettere sule nostre abitudini e sul nostro stile di vita al fine di prevenire una patologia tanto frequente quanto subdola. Il nostro modo di vivere, il nostro stile alimentare, l’attività fisica che svolgiamo, sono tutte azioni che ci caratterizzano nella nostra singolarità e che influenzano anche e soprattutto il nostro benessere e la nostra salute.
Alla luce di quanto detto, è quindi importante non perdere di vista le sane e buone abitudini che associazioni, medici e insegnati ci propongono al fine di evitare l’insorgere di malattie dalle conseguenze molto più gravi di quanto si riesca ad immaginare.