Le Donne nella Scienza

Elena Pinetti, astigiana, classe 1994, si è laureata in Fisica astroparticellare all’Università di Torino (110 lode e menzione d’onore). Oggi la dottoressa Pinetti è ricercatrice dell’Università di Torino e si occupa di materia oscura e cosmologia, collaborando con i laboratori del Cern e del Gran Sasso. Ha anche vinto nel 2029 il Premio Calicanto per le Pari Opportunità, grazie all’impegno nel promuovere l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro scientifico.
Le materie Stem
Fin dalle scuole superiori, Pinetti ha sempre avuto un’inclinazione per le materie STEM, in particolare la fisica. Le materie STEM, acronimo di “Science, Technology, Engineering, Mathematics”, sono l’insieme che comprende tutte le macro-discipline scientifiche. Quest’ultime possono essere coinvolte in ambiti non solo educativi, ma, anche sociali, di difesa, di economia e di ricerca.
L’istituto Artom ha invitato ricercatrici ed esperte in ambito scientifico a raccontare i loro studi e le loro esperienze, per contribuire al superamento di stereotipi culturali che limitano ancora l’accesso delle ragazze alle facoltà scientifiche.

L’intervista
Intervistata da ArtomNews, la dottoressa Pinetti ha spiegato: “Sin dagli albori della società l’uomo ha cercato di dividere la comunità in base a presunte categorie di superiorità e di dipingerne alcune come “predestinate” a certi mestieri o ruoli nella comunità. Basti pensare alle antiche civiltà: i Romani consideravano gli schiavi come bestie senza diritti. Un altro esempio di divisione sociale forzata è quella formulata dai nazisti che, con leggi razziali, hanno sterminato milioni di ebrei, minoranze etniche, disabili e tante altre “categorie”.
La storia dell’umanità è una storia piena di ingiustizie, ma anche di grandi rivincite. Marie Curie, nata in Polonia in un periodo a cui alle donne non era permesso frequentare l’università, si trasferì a Parigi per studiare fisica e, dopo cento anni, è ancora l’unica persona con due premi Nobel in due diverse discipline: Fisica e Chimica. Quando io mi sono iscritta alla facoltà di Fisica teorica, le donne erano solo il 30%. Ora, dopo tanti anni di studio anche all’estero, tutte abbiamo coronato il nostro sogno di lavorare con il cielo. Ognuno di noi, indipendentemente dal genere, orientamento sessuale e classe sociale, ha l’intelligenza e la capacità per riuscire ad arrivare dove desidera. Basta impegnarsi a fondo, studiare tanto ed essere sempre curiosi, in qualsiasi mestiere”.