I linguaggi di programmazione

Il mondo del lavoro è in costante crescita ed aggiornamento e la percentuale di automazione all’interno delle industrie italiane, e non solo, è molto alta. Per questo motivo anche la richiesta di programmatori formati e capaci è in aumento costante e viene compensata con l’uscita ogni anno di milioni di periti informatici dagli istituti tecnici italiani.
Può però capitare che le loro competenze non corrispondano esattamente ai requisiti richiesti da determinate aziende. Per requisito, in questo caso, spesso si intende il linguaggio di programmazione che un programmatore sa o non sa usare. A questo proposito è necessario chiarire in generale il concetto stesso di “linguaggio di programmazione”.
Cos’è un linguaggio di programmazione?
Un linguaggio di programmazione è un insieme di istruzioni che producono vari tipi di output. Per output si intende tutto ciò che viene dato come risultato dal computer in base a quello che ha scritto il programmatore.
I linguaggi di programmazione sono considerati dei veri e propri codici di lettura, che possono essere impiegati per la scrittura e la compilazione di programmi al computer o di applicazioni. Ogni linguaggio ha la propria sintassi che può essere simile o no a quella di un altro.
La programmazione ad oggetti è senza dubbio la modalità di programmazione più utilizzata a livello avanzato. Consiste nella formazione di strutture dette oggetti, i quali sono “contenitori” che racchiudono i dati descrittivi e gli strumenti per operare facilmente su di essi.
Scopriamo i linguaggi di programmazione più utilizzati
Abbiamo stilato una top 5 dei linguaggi di programmazione più usati e, di conseguenza, più richiesti:
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Java: Secondo diversi studi il linguaggio di programmazione più utilizzato al mondo è Java, creato nel 1991, è utilizzato tutt’ora per lo sviluppo delle nuove applicazioni.
Orientato a oggetti e progettato come estensione e semplificazione di C e C++.
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Javascript: Non va confuso con Java perché sono due linguaggi di programmazione dal nome molto simile, ma con funzioni differenti.
Javascript è comunemente utilizzato nella programmazione web per la creazione di effetti dinamici interattivi tramite funzioni di script invocate da eventi innescati dall’utente sulla pagina web.
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Python: è stato sviluppato nel 1989 ed è un linguaggio di programmazione molto semplice da leggere e uno dei più famosi. Proprio grazie alla sua flessibilità, viene utilizzato in moltissime applicazioni ed è anch’esso orientato agli oggetti.
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PHP: Sviluppato nel 1994, PHP è dedicato principalmente alla strutturazione dei siti e delle pagine web. Infatti, siti noti come Facebook e Yahoo utilizzano questo tipo di linguaggio.
Inoltre, è un linguaggio interpretato, ovvero un programma chiamato “interprete” si occupa di tradurre il codice PHP in un linguaggio comprensibile al computer.
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C#: Creato nel 2000, C# è un linguaggio di programmazione molto simile a C++ e Java. È orientato agli oggetti. È sintatticamente uguale a Java, ma sono diversi dal punto di vista applicativo e di architettura.
C e C++ sono, senza dubbio, i linguaggi di programmazione più utilizzatiti a livello scolastico per insegnare e imparare i concetti base della programmazione. Il C++ è inoltre uno dei linguaggi più usati nella creazione di software, così da rendere esso molto più longevo e molto più difficile da rimuovere dal mercato.
Consigli per i “rookie” della programmazione?
Per chi si sta per affacciare nel mondo del lavoro, in particolare nel campo informatico, il consiglio principale è quello di non specializzarsi solamente in unico linguaggio, ma di acquisire una conoscenza generale di quelli principali andando anche oltre a ciò che viene insegnato a scuola, per far fronte a tutte le richieste lavorative ed essere il più versatile possibile.