Costigliole: riqualificazione urbana con un murales

La dimostrazione che l’arte non ha solo uno scopo estetico, ma anche sociale, è il nuovo murales di Costigliole, dal cui completamento sono ormai passati quasi otto mesi. Elena Zecchin (visual artist), Rebecca Valente e Sara Benincasa (illustratrici editoriali) sono le tre giovani artiste che sono intervenute durante una lezione di educazione civica della 5°AI per testimoniare il proprio impegno nella realizzazione del murales. L’opera ha riqualificato una zona del territorio di Costigliole d’Asti, creando un nuovo luogo di ritrovo dove prima c’era solo un triste angolo in decadenza.

Street art e Guerrilla gardening

La street art è una particolare forma d’arte che mira a coinvolgere e far interagire tra loro le persone del luogo, gli artisti e il paesaggio urbano stesso. Le tre maestre d’arte, ex-studentesse del liceo artistico Alfieri, hanno raccolto l’invito a realizzare il murales da un gruppo di donne che “combattono” per l’ambiente, praticando guerrilla gardening. Questa è un’attività ambientalista che, attraverso il giardinaggio praticato in zone abbandonate o spazi urbani privi di verde, promuove la riqualificazione ambientale. È inoltre una grande organizzazione no-profit su base volontaria che opera in tutta Italia.

I colori della tradizione

Per realizzare l’opera si è pensato anche all’ambiente: le artiste hanno visitato il paese e hanno tratto ispirazione dalle specialità e dai luoghi tipici della cittadina. La produzione vinicola di altissima qualità, la chiesa di San Michele e il castello di Costigliole sono state le principali fonti d’ispirazione per la scelta dei colori e per la creazione del render (modello digitale del disegno). La pittura al quarzo utilizzata, inoltre, ha una garanzia di durata di almeno dieci anni e mantiene le tonalità cromatiche anche per molto tempo dall’applicazione, rendendola il tipo di pittura adatta per la realizzazione di un’opera artistica che si vuole conservare nel tempo senza danneggiare l’ambiente.

Riscatto di un luogo importante per Costigliole

Se in questo progetto è presente un aspetto ancora più importante dell’ambientalismo è senz’altro quello che riguarda la socialità e il riscatto del paesaggio urbano. Non per altro è stato scelto un particolare muro, posto all’entrata di Costigliole e ben visibile da automobile, davanti al quale si raccoglievano i rifiuti, oltretutto situato vicino a una scuola elementare. Infine, la vicinanza del muro a importanti luoghi di ritrovo lo rendeva una sorta di “zona dimenticata” che deturpava il paesaggio.

La partecipazione dei cittadini

Le tre artiste sono state ospitate a Costigliole anche durante la realizzazione del murales, scoprendo un ambiente sociale accogliente e disponibile. Il piccolo “cantiere” dell’opera, infatti, ha visto l’interazione di diversi abitanti della cittadina, che hanno appoggiato e aiutato fin dove potevano le giovani artiste, mostrandosi molto interessati alla riqualificazione del territorio locale. Una ragazzina ha persino aiutato a dipingere piccole porzioni del murales sotto la guida delle realizzatrici dell’opera e sotto gli occhi attenti della mamma. L’interesse non è però venuto solo da bambini e giovani: anche gli anziani si sono molto interessati alla creazione di quest’opera, portando regali e cibo come segno di ospitalità e gentilezza in un momento reso così pesante dalla pandemia.

Ora, a lavoro finito, non solo il murales ha trasformato quella che prima era una zona in decadenza in una vera e propria opera d’arte, ma ha anche creato un luogo di ritrovo adatto a tutte le generazioni. Restituendo dignità all’ambiente urbano si è anche scoperta una socialità e un senso di coesione difficilmente visibili prima, sebbene fossero sempre stati lì, ad attendere l’occasione giusta per emergere.

L’ospitalità dei cittadini, la voglia di riscatto del territorio e il sentore di rinascita ambientale e sociale sono tutti elementi racchiusi nell’opera del murales di Costigliole, un capolavoro della street art italiana.

Alessandro Castiglione

https://news.itisartom.edu.it/

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