Biden e Trump – Nuova speranza o medesima sorte?
Con i risultati dell’elezione del nuovo presidente degli USA Joe Biden, numerosi tumulti sono stati innescati dai sostenitori più accaniti dell’ex-presidente Donald Trump. Seppure Trump abbia negato più volte il suo ruolo nell’incitamento dei facinorosi di Capitol Hill, è stato comunque sottoposto a un secondo impeachment dal quale si è riuscito a salvare per il rotto della cuffia.
LE SCELTE POLITICHE DI TRUMP
Il carattere di Donald Trump può essere considerato abbastanza complesso, cosa che ha influito non poco sulla sua amministrazione. Ricordiamo per esempio il blocco del suo profilo da parte di Twitter, a seguito di commenti inappropriati e razzisti, diffusione di notizie false e insulti diretti ad avversari politici o gruppi di persone.
Donald Trump ha fatto ritirare gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi (accordi volti alla salvaguardia dell’ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra a partire dal 2020) e ha cominciato i lavori di costruzione per un colossale muro al confine con il Messico per “fermare le ondate di immigrati clandestini”, azione ampiamente criticata dalla popolazione americana e dai media. Invece, dal punto di vista delle relazioni internazionali, con Trump l’America ha visto un miglioramento delle relazioni con quelli che Biden chiama “nazioni non libere”, ovvero Russia e Nord Corea, le quali non posseggono un modello di governo ritenuto democratico dalle nazioni occidentali.

Discutibili sono anche le politiche messe in atto da Trump riguardo la competizione militare e la gestione della pandemia a livello nazionale. Non possiamo non ricordare il ritiro dell’America dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). L’atteggiamento anti-islamico di Trump ha anche portato a diversi attriti internazionali. Tuttavia, ad onor del vero, dobbiamo ricordare alcune iniziative positive dell’ex-presidente USA come il rafforzamento delle pene riguardanti il riciclo di denaro, il rinvigorimento dell’economia statunitense e la “neutralizzazione” della minaccia nucleare del Nord Corea.
COSA CAMBIA CON BIDEN
L’arrivo di Joe Biden cambia ora totalmente il volto dell’esecutivo contravvenendo, in molti casi, alle politiche di Trump: rientro nell’OMS e negli accordi di Parigi, annullamento del muro al confine con il Messico, aspre critiche e sanzioni alla Russia sul caso Navalny. Joe Biden a primo acchito sembra essere un presidente più responsabile e attento ai desideri della popolazione, come l’uguaglianza, il progresso scientifico e l’attenzione all’ambiente.

Un fattore di paura però possono essere le nuove tensioni USA-Russia, originate dai recenti scandali del presidente russo Vladimir Putin e da questioni internazionali ancora non del tutto risolte (prima fra tutte l’annessione della Crimea e la questione ucraina), per non parlare delle presunte interferenze nell’elezione del presidente Trump da parte del Cremlino.
Biden accusa la Russia e minaccia nuove sanzioni, mentre vede nella Cina un’avversaria molto potente e una minaccia alla pace. Si prevedono quindi comportamenti duri contro le due potenze avversarie e ciò di certo non farebbe rallegrare molto noi europei.
Fatte queste prime considerazioni, ognuno può trarre le proprie conclusioni, ma una cosa è certa: la pace potrebbe essere ancora un obiettivo lontano finché ci saranno tensioni tra le nazioni; si può quindi solo sperare nel raggiungimento di uno stato di equilibrio duraturo e restare a vedere.