14 Febbraio: San Valentino, la festa degli innamorati

Strade colme di coppie pronte a festeggiare la festa dedicata a tutti gli innamorati; fiori, regali e cene romantiche. Ragazzi, quanto male fa ai vostri portafogli San Valentino? Negli ultimi decenni per molti l’usanza dei regali è diventata più importante dei sentimenti stessi.
In realtà quello che ormai è un evento quasi unicamente a scopo commerciale  ha origini religiose, come potevate immaginare.


I Lupercalia

Origini San ValentinoFonte: history.com

Nel 496 d.C., per porre fine ai riti pagani (Lupercalia) in omaggio al dio della fertilità, Papa Gelasio I pensò a una festa che onorasse l’amore secondo l’idea morale cristiana.I Lupercalia erano celebrazioni erotiche dove le donne si offrivano volontariamente alle frustate di un gruppo di giovani completamente nudi (oppure con un gonnellino di pelle stretto) in mezzo alle strade, sotto gli occhi di tutti. Papa Gelasio I decise di proclamare giorno degli innamorati il 14 Febbraio, già dedicato a San Valentino, ovvero il giorno prima della celebrazione dei Lupercalia.

 

San Valentino di Terni

San Valentino di TerniFonte: biografieonline.it

Varie leggende legano San Valentino di Terni alla festa degli innamorati. Valentino era un vescovo romano, si racconta che venne decapitato il 14 Febbraio 274: fu il primo a celebrare le nozze tra una giovane cristiana e un legionario pagano, segnando la fine della sua vita.

Un’altra leggenda vede Valentino come un santo benefattore: quando le coppie si trovavano in difficoltà economica, trovava il modo di rimediare il denaro necessario per la dote della sposa.

Oppure una associa questo merito legandolo all’amore che provava per la figlia del carceriere; prima di essere decapitato le scrisse una lettera d’addio firmata “il vostro Valentino”.

 

Perchè la rosa rossa?

Fonte: teahub.io

In una delle tante leggende sul “vescovo degli innamorati” si racconta che all’udire di un forte litigio di una coppia, Valentino raccolse dal giardino la rosa più profumata per poi donarla ai due giovani e così benedisse il loro amore che non trovò mai ostacoli. La coppia distanza di anni tornò da lui a chiedergli di celebrare il loro matrimonio.

Però l’utilizzo delle rosa rossa come simbolo d’amore è ancora più antico: gli antichi romani credevano che fosse il fiore preferito della bella dea Venere, appunto la dea dell’amore.

Ilaria Pettavino

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