Segreti spaziali – Parte III

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Hops e Cartney si erano avventurati verso la zona descritta, distante qualche decina di chilometri. La raggiunsero facendosi largo fra la folta vegetazione della giungla rossa. A un tratto videro… delle persone, in tutto e per tutto uguali a loro, salvo per le tute spaziali. Rimasero stupefatti nel constatarlo. Era la scoperta più importante dell’esplorazione spaziale: c’era vita nell’universo.

Quelle persone erano prostrate in adorazione verso una grande luce, che emanava scariche elettriche a intervalli regolari di tempo. Accanto ad ognuna di esse un animale o un vegetale era creato dal nulla.

Cartney, pur ignorando come, capì: l’energia misteriosa aveva il potere di creare la vita!

Cartney e la sua squadra decisero di lasciare lì “ME” e di tornare a casa senza rivelare nulla.

«È meglio così, se l’uomo ne entrasse in possesso sarebbe una catastrofe. Sarebbe sicuramente usata in modo sbagliato», disse Cartney.

Dopo essere ripartiti, comunicarono al centro di controllo missione di non aver trovato nulla, solo una giungla di piante rosse.

Il giorno dopo arrivò la risposta:

«Ottimo, Traveller 1. Fate rotta verso casa e, sulla via di ritorno, recatevi alle seguenti coordinate». Seguirono numerose cifre.

Dopo sei mesi di viaggio giunsero nel punto indicato. Nel frattempo, avevano saputo che il cambio di rotta era stato richiesto direttamente da Stanley, per “motivi di osservazione del settore indicato”.

Osservarono il punto da lontano. Cartney sbiancò in volto. Numerose stelle orbitavano attorno a qualcosa d’invisibile. La luce si disperdeva dopo un punto. Solo un corpo nell’Universo è capace di provocare ciò: un buco nero.

«Invertire immediatamente la rotta! Seguire la prima designata!» ordinò Cartney. Per fortuna erano a distanza di sicurezza.

Cartney sospirò di sollievo: “Pericolo scampato”, si disse.

 

Dopo due anni di viaggio il Traveller 1 atterrò sulla Terra e la squadra sbarcò. Furono accolti come eroi. Il tentato omicidio di Stanley, commesso solo per vendetta verso Cartney, venne a galla; egli perse il posto e fu imprigionato.

Cartney divenne il nuovo direttore del S.A.C. Il suo ruolo era secondo solo a quello di Harrison.

La sua pensione venne ritardata, ma non tornò più nello spazio.

Custodì il suo segreto insieme alla squadra del Traveller 1 fino alla fine dei suoi giorni.

 

 

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