Elezioni USA e il futuro con Biden
“Joe, you did it! You’re going to be the next president of the United States of America!”
Questo il tweet di Kamala Harris, primo vicepresidente donna e braccio destro del 46° presidente degli Stati Uniti d’America. Joe Biden ha riportato una vittoria schiacciante di 306 voti contro i 232 del repubblicano Donald Trump. I democratici tornano così, dopo quattro anni, alla Casa Bianca.
Fonte: www.wired.it
I frutti del governo Trump
L’America, con le sue potenti radici in tutto il mondo, soprattutto in Europa, ha lasciato in eredità alcune ostiche situazioni estere. Per esempio, nel 2017 Trump ha allontanato gli States dagli accordi sul clima di Parigi, aumentando le tensioni con l’Europa e confermando questa manovra soltanto alla fine del suo mandato nel 2020. Gli U.S.A., insieme a Siria e Nicaragua, sono le uniche tre nazioni che non aderiscono all’accordo. Questa decisione ha portato attriti a livello nazionale e internazionale. California e altri stati maggiori si sono trovati in contrasto con le decisioni del futuro ex presidente.
Un altro clamoroso esempio dell’unilateralismo di Trump sono le tasse imposte all’Europa e, in particolare, a Berlino. Colpiscono l’ampio commercio di automobili di fattura tedesca verso gli Stati Uniti che, a detta di Trump, risultava massacrante per le aziende e i lavoratori statunitensi. Dopo la risposta tedesca a questa accusa, l’amministrazione Trump ha accettato di rivedere le sue accuse. Trump ha anche criticato i Paesi aderenti alla NATO a proposito dello scarso impegno finanziario e militare all’interno dell’organizzazione, che non raggiungeva il 2% del loro PIL.
Quattro anni per riassestare gli squilibri
L’amministrazione Trump ha lasciato delle crepe di portata internazionale che Biden dovrà aggiustare. Quest’ultimo non ha perso tempo a presentare il suo programma di riabilitazione internazionale e interna. Tra i primi punti sanare gli accordi di Parigi e rimediare alla negligenza di Trump sull’attuale emergenza sanitaria. In campo scientifico Trump ha sempre marginalizzato la ricerca, negato le evidenze e i rischi del cambiamento climatico e limitato le campagne spaziali. Biden, al contrario, ha promesso nuovi e ingenti fondi per la ricerca e il suo completo appoggio per i nuovi progetti NASA.
La prima donna vicepresidente

Kamala Harris, di origini asio-americane, dopo circa 25 anni di carriera come procuratore dello Stato della California, è entrata a far parte del senato americano nel 2016. Da qui è stata scelta da Biden come vicepresidente degli Stati Uniti diventando di fatto la prima donna non bianca a ricoprire tale carica. La madre della Harris era una ricercatrice indiana, suo padre un professore universitario giamaicano. Kamala si è sempre battuta per una politica inclusiva, dove donne e uomini di tutte le origini avessero le stesse opportunità.
Le ombre di Biden
Ognuno di noi ha anche un lato oscuro, come la luna. Tentiamo sempre di far vedere solamente la parte illuminata ma, se ci mettessimo nei panni delle due nuove persone più potenti del pianeta, non potremmo permetterci di avere segreti. Biden, per esempio, è stato recentemente accusato di molestie dalla sua ex segretaria Tara Reade, quando lui era ancora senatore nel 1993. Durante la campagna elettorale di Biden, però, le accuse sono state dichiarate false. |
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Inoltre, Trump sostiene che il figlio di Biden, Hunter Biden, abbia avuto problemi di tossicodipendenza. L’accusa è stata confermata da Joe stesso, affermando anche il percorso di riabilitazione intrapreso dal figlio. Dopo tutto ciò che il mondo ha passato negli ultimi quattro anni, possiamo davvero dire che Biden abbia vinto qualcosa? Si potrà sapere solamente tra qualche tempo.
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